È arrivato il momento di tirare un sospiro di sollievo per la grande famiglia di Anffas. Dopo quasi 50 giorni di positività l’unico ospite che aveva contratto il virus è finalmente guarito. Una notizia che non può che rallegrare tutto il personale, che in queste settimane si è prodigato senza risparmiarsi per garantire la giusta assistenza e l’isolamento più assoluto, e le famiglie dei disabili che vivono in struttura. A comunicarcelo Alberto Gelpi, volontario attivissimo del centro Il Melograno, oltre che presidente della Fondazione onlus omonima.
La persona infettata dal virus, non appena si sono presentati i sintomi tipici, è stata trasferita nell’ala vecchia della struttura e isolata da tutti gli altri ospiti, assistita da 5 operatori che hanno fatto a turno per garantire una copertura h 24 e che non hanno avuto contatti con altri ragazzi.
Anffas vince la sua battaglia grazie all’impegno del personale che con serietà, ma anche affetto e attenzione, ha saputo affrontare la situazione e allarme dunque rientrato, per la gioia di tutti. Anche se questo rimane per il centro di Strada Cassinetta un periodo tutt’altro che semplice. I bisogni sono tanti, le risorse pochissime.
Ma Anffas Il Melograno non molla e pensa, con ragionevole preoccupazione, al futuro. «Adesso è importante guardare avanti, far rientrare i nostri ragazzi del centro diurno, affidati alle famiglie e a genitori spesso anziani e soli, da oltre 2 mesi, ma per farlo è necessario effettuare tamponi e svolgere le diverse attività con prudenza - dice ancora Gelpi -
Siamo sempre stati una squadra di combattenti, ottimisti nonostante ostacoli burocratici e criticità, e l’impegno dimostrato da tutto il nostro personale in questi mesi di emergenza sanitaria ne è la dimostrazione. Non vogliamo certo gettare la spugna ora. Il bene dei nostri ragazzi, tutti disabili gravi, e la serenità delle loro famiglie, rimane la nostra priorità».
Marina Rosti (“Ordine e Libertà” - servizio sull’edizione da venerdì 22 maggio nelle edicole)